STORIA DELLA MUSICA ITALIANA
Con il brano Santa Lucia, pubblicato a Napoli nel 1849, si può dire che sia nata la storia della canzone italiana. Il testo inizialmente era opera del barone Michele Zezza con il nome di Lo varcaiuolo de Santa Lucia e di cui T. Cottrau compose la melodia, facendola diventare il primo brano napoletano trasposto in italiano . Diventando la prima canzone napoletana tradotta nella lingua di Dante
Il brano Santa Lucia fece un grande successo, durante la prima fase del Risorgimento. I versi del brano celebrano il pittoresco aspetto del rione marinaro di Santa Lucia, sul golfo di Napoli, cantato da un barcaiolo che invita a fare un giro sulla sua barca, per meglio godere il fresco della sera. La canzone fa ancora parte dei repertori di musica italiana interpretati nel mondo dai migliori cantanti, sia lirici che leggeri.
Nei paesi scandinavi Santa Lucia è famosissima. Con un testo differente, viene intonata durante la festa di Santa Lucia, che la tradizione racconta che la santa viaggia attraverso città e paesi per portare doni e dolci ai bambini ed annunciare il prossimo avvento della luce che prende il sopravvento sull'oscurità.
La versione oggi maggiormente diffusa è quella registrata agli inizi del XX secolo dal grande cantante lirico napoletano Enrico Caruso. Sempre oltreoceano fra gli artisti che si sono cimentati col brano c'è Elvis Presley, che nel 1965 la inserì nell'album Elvis for Everyone.
«Sul mare luccica
l'astro d'argento;
placida è l'onda,
prospero il vento.
Venite all'agile
barchetta mia!
Santa Lucia,
Santa Lucia! ...
MUSICA ITALIANA - FRUTTO DI CONTAMINAZIONI
Storicamente la musica italiana ha seguito vari sentieri; pricipalmente sono riconosciute tre linee principali che si sono evolute : quella che ha le radici nella musica medievale, l'evoluzione dalla musica tradizionale francese e quella partenopea.
Successivamente si è aggiunta la forte influenza USA e anglosassone, portando ritmi come il blues, jazz, rock, swing. Una forte influenza, che ha portato, la canzone italiana, a perdere le sue caratteristiche già partendo dagli anni '30, ma che si impone dagli anni '70. La nuova industria discografica propone in modo massiccio i nuovi stili, prendendo il sippravvento nel mercato della musica e sopprimendo di fatto la tradizione italiana. Unica a continuare a sopravvivere rimane la canzone napoletana, che non perderà mai il suo pubblico.
La canzone napoletana è la più famosa forma di musica italiana, nel mondo. In effetti si può dire che la musica italiana nasce e continua nella terra partenopea, ma alcune realtà regionali, continuano a sopravvivere anche oggi. La musica tadizionale si trasforma in musica di nicchia, fino a che non fa la sua comparsa il fenomeno del cantautorato.
La canzone d’autore crea una nuova professionalità: quella di ‘autore di canzoni’ , quindi non solo musicisti, ma anche autori di testi. Sempre più artisti scrivono i loro versi e li mettono in musica, oppure scrittori che creano canzoni che altri metteranno in musica, che verrà poi registrata in studio per far uscire il singolo o l'album.
Se Santa Lucia è la prima canzone in lingua italiana, la prima canzone leggera è difficle da individuare, perchè ce ne sono tante, più o meno nello stesso periodo. Canzoni che hanno fatto il giro del mondo, come Ciribiribin - Autori: Carlo Tiochet (testo) - Alberto Pestalozza (musica) - pubblicata nel 1898. E' uno dei primi successi internazionali in lingua italiana. Entra nei Top Ten USA nel 1911 con la versione strumentale della Prince Orchestra e viene adottata nel repertorio di molti soprani fra cui Grace Moore, che la canta in italiano nel film One Night of Love (1934) e da Kay Armen nel film Hit the Deck (1955). In versione swing torna in classifica con Bing Crosby e le Andrews Sisters (1939) e Frank Sinatra con l’orchestra di Harry James (1940), che l’adotta come sigla dei suoi show. Da noi sarà rilanciata dal Trio Lescano e più tardi da Renato Carosone.
Fino a "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno, intramontabile successo. Del capolavoro di Domenico Modugno si stima siano state vendute 22 milioni di copie in un periodo, tra l'altro, in cui il mercato dei singoli e dei 45 giri era ridotto. Scritta da Franco Migliacci e Domenico Modugno nel 1958, Nel blu dipinto di blu, conosciuta nel mondo come Volare, vinse il festival di Sanremo di quell’anno. La canzone italiana più riconoscibile al mondo, Nel blu dipinto di blu rappresentò una rottura netta nella musica italiana tradizionale che iniziò a risentire dell’influenza dello swing statunitense. Negli Stati Uniti, la canzone è stata prima in classifica per cinque settimane e ha venduto più di 22 milioni di copie, oltre ad aggiudicarsi due premi Grammy Awards come disco e canzone dell’anno.
La produzione discografica dagli anni '60 agli anni '80 ha portato alla ribalta la musica italiana, come un eccellenza, con centinaia di brani che hanno fatto un successo planetario. Poi si è purtroppo offuscata, perdendo le sua originalità cercando di assomigliare troppo ai brani di origine anglosassone. Ora, c'è una nuova ondata di creatività che si sviluppa nel cercare di riappropriarsi di questa lunga tadizione musicale e canora. Ci auguriamo quindi, che la musica italiana riprenda il suo posto nel panorama sonoro.
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