STORIA DELLA MUSICA ITALIANA 2

 

Navigando sul web ho trovato un sito molto interessante, creato per fare un sunto sulla storia della musica italiana, della sua evoluzione e stili.  Una bella iniziativa, che consiglio. 

 
 
Il sito è facilmente fruibile, si sviluppa in più sezioni: canzone italiana dal 1900 al 1950 e dal 1950 al 2000, più una interessantissimo catalogo della musica popolare divisa per regioni. Le due sezioni sono suddivise per stile, partendo dalla romanza, dai canti popolari e dalla musica da teatro o da salotto di fine '800.
 
Di fatto, anche in questo sito, si legge che fu la rapida diffusione della fonografia, a inizio Novecento, a dare slancio e alla musica e a portarla al grande pubblico, trasformandola in un prodotto commerciale. Estrapolata dal suo contesto originario, si mette in mano allo show business  e crea divi internazionali, che dal teatro vengono trasferiti su catalogo discografico. 
Diventa così possibile,  ascoltare e riascoltare all’infinito le melodie più famose.  Anche i ballabili si possono facilmente ascoltare a casa, e i balli popolari o aristocratici, si contaminano. 
 
 
 

MUSICA ITALIANA DA BALLO

 
Il valzer, che ha origini franco-tedesche, entrano nei repertori delle orchestre già nella seconda metà dell’800. Il tango, proveniente dall’Argentina, giunge in Italia nel 1913, attraverso Parigi, e si diffonde nelle sale da ballo poi nelle canzoni. Entrambi, assieme a mazurka, polka e paso-doble, confluiscono nel liscio, lo stile di ballo che caratterizza la Romagna, ma che si estende in tutta la penisola, fino in Sicilia.  A metà del '900 nascono sale da ballo ovunque, che propongono ogni stile, compresi i balli tradizioni, come la tarantella e il saltarello, praticato nell’antica Roma e ancora oggi assai diffuso nell’Italia centrale. Successivamente ai balli da sala, si aggiungono gli stili provenienti dall'America, con lo one-step, fox-trot, boston, charlestonwing, il boogie, il rock and roll ecc...
 
 
 
 

CANZONI E CANZONETTE IN ITALIA

 
Contemporaneamente nascono le canzoni, scritte e registrate per essere consumate autonomamente. Non nascono con l'intento di far ballare, sono da ascolare, spesso vengono chiamate “canzonette”, prodotti considerati "minori" di una nuova industria dello spettacolo. Canzonette come ‘scacciapensieri’,   nate per distrarre, far sognare, donare un momento di spensieratezza. Le "canzonette" erano ben diverse dalle canzoni poetiche, o dalle canzoni con contenuti politici e\o artistici.
 
La canzone italiana splende di tutto il suo fulgore, proprio verso la metà del '900, diventano internazionale e dando luce a grandi interpreti e autori.  La canzone italiana viene apprezzata per le sue qualità melodiche e di facile cantabilità, una eredità del melodramma e della romanza. Nasce così il detto:  “canta che ti passa”, e l'associazione dell'italiano-mandolino, come un marchio di leggerezza nazionale. La musica italiana viene relegata in uno spazio angusto, con la miopia di chi non vede tutta la sua valenza e le sue potenzialità, sminuita come "musica leggera", ma apprezzata in tutto il mondo.
 
In quel periodo, su una iniziativa della RAI,  nasce il Festival della Canzone Italiana di Sanremo.   Siamo nel 1951.  Il successo è spepitoso, gli italiani si abituano subito ad attendere il festival per poter ascoltare i cantanti e i nuovi brani, farsi coinvolgere nella gara, commentare, votare, e poi ascoltarli alla radio.   Però solo nel 1954 il festival approda in televisione, dando voce e visibilità a tanti cantanti e cantanutori.   Il meccanismo premia le nuove canzoni, che vengono scritte appositamente.  Il format esce ben presto dai confini nazionali e viene trasmesso in eurovisione.  E' l'esempio per altri concorsi, che nascono prendendo spunto, come lo Zecchino d’Oro, lanciato nel 1959.
 
 
sanremo64
 
 
 
 
 

CANTAUTORI E CANTAUTRICI

 
Una sezione giustamente è dedicata agli autori di canzoni: parolieri e compositori.   Attorno agli anni '60 infatti, in Italia si affaccia un nuovo profilo, generando un neologismo che non ha riscontro in altre lingue: cantautore.  Di fatto è una figura che esiste già negli anni Venti, però emerge grazie alla visibilità della TV e fiorisce negli anni  Settanta.
 
Questo tipo di artista – sospeso fra canzone e poesia – incrina il meccanismo della tripartizione fra compositore, paroliere e interprete.  Il cantautore è colui/colei che canta le proprie canzoni e spesso ne compone anche la musica.   Con il cantautorato, rinasce la “canzone d’autore”  dalla  poetica originale,  dove il testo ha una importanza centrale, il linguaggio (sia musicale che verbale), diventa meno convenzionale.   Questo periodo ci regala indimenticabili artisti come Fabrizio de Andrè,  De Gregori, Ivano Fossati, Rino Gaetano, Francesco Guccini, Franco Battiato, Paolo Conte, Roberto Vecchioni, Edoardo Bennato, Claudio Baglioni e tanti altri.  Purtroppo negli anni settanta molto spazio hanno le figure maschili del cantautore, meno quelle femminili come Nada, Antonella Ruggiero, Gabriella Ferri, le cantautrici prenderanno il loro spazio più avanti nel tempo, verso gli anni '90.
 
Nella sezione "cantautori\trici" rientrano anche le coppie celebri (parolieri e compositori) come quella storica di Lucio Battisti e Mogol.   Nella storia della musica ci sono tante coppie di parolieri e compositori, forse una delle più famose è  quella formata dai fratelli Ira e George Gershwin, e quella tra  Elton John e Bernie Taupin.  Il paroliere scrive il testo della canzone e il compositore si occupa della musica.    A volte il paroliere può scrivere il testo partendo dalla musica e altre volte è il contrario, il compositore crea la musica facendosi ispirare dalle parole. Come il mio caso e la coppia che formo con il mio compagno, dove io sono la voce e lui la musica che creiamo volutamente in italiano, partendo da una fusione di new folk con  la particolare accordatura a 432Hz:  Irene Nanni (autrice dei testi) e Massimo Benassi (autore delle musiche) .
 
 
irene sabato di maggio
 

 
 
Piattaforma per l’ascolto di oltre un secolo di canzone italiana. Un ottimo progetto.
Un'iniziativa che mi piace; diffondere la nostra cultura musicale a un target multigenerazionale.
Gli italiani sono un popolo che di musica bella ne ha fatta veramente tanta.
 
 
Poi se avete voglia di ascoltare i miei brani come cantautrice new folk ita:
 
Prima del 2020 - Come cantante blues, soul, r&b jazz
 
 
 

 


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